Spesso la musica e il viaggio sono stati la stessa cosa...
a volte il viaggio è stato la motivazione per suonare, altre volte la musica è stata la motivazione per viaggiare.
la motivazione per condividere...i gesti, gli sguardi della gente, le corse con gli strumenti sulle spalle, il canto, la danza, la vita.
Vivere al sud è respirare ogni giorno una strana voglia di partire, di capire, di scoprire se da qualche altra parte c’è un pezzo di te che ti aspetta, magari solo per cantare insieme.
Viaggiando abbiamo conosciuto diverse famiglie che conservano, spesso meglio di noi in Italia, le tradizioni del loro luogo d’origine.
La voglia di “portarsi il paese dietro” ha lasciato immutati per decenni modi di vivere che oggi in Italia vanno a scomparire.
In loro abbiamo visto fierezza e voglia di ricongiungimento, tutto racchiuso nella richiesta di un paio di castagnette da tenere con sè, perchè la loro storia è anche ballo, tammurriata o tarantella...
La ricerca, questo un altro importante motivo che ci spinge a partire.
Dovunque siamo stati, abbiamo avuto la possibilità di condividere la nostra identità culturale, la musica popolare della nostra terra e di realizzare una ricerca sul campo di canti e forme coreutiche altrimenti perse se non documentate.
La musica è stata in ogni occasione un ponte, un linguaggio, una tavola apparecchiata domenicale, dove le persone lontane da casa hanno potuto rivivere atmosfere e ritualità vive in alcuni casi, solo nella loro memoria.
Questo, possiamo dire con certezza, ha aiutato loro e ha aiutato noi.
Da noi gli anziani ci hanno insegnato a vivere la musica come aggregazione e cura, e questo ci sembra un sufficiente motivo per partire….
“ballate ‘nzieme a ‘me cumpagne mije, sunanno n’ce scordammo e ‘pazzarie…”